Il fabbro
I colpi ritmati del fabbro risuonavano una volta in ogni paese.
La fucina era situata generalmente ai margini dell’abitato a causa del rumore e del fumo che provocavano.
Il fabbro era molto stimato e richiesto per le sue capacità professionali.
Qualunque altro artigiano doveva ricorrere ai suoi servizi prima o poi.
Vicino a torrenti o fiumi vi era solitamente il maglio che sfruttando la forza idraulica trasformava la ghisa grezza in pezzi lavorabili dagli artigiani.
Gli strumenti
Il “tavolo” di lavoro del fabbro. Sopra l’incudine si costruivano tutti gli oggetti in ferro, oggetti che con il passare del tempo venivano fabbricati da aziende che si andavano mano a mano specializzando nei vari settori.
Una forgia con relativo soffietto per ravvivare la brace.
Qui un pezzo di ferro veniva portato ad una temperatura tale da poterlo trasformare, battuto con i vari tipi di martelli, nella forma desiderata.
Occorrevano diversi tipi di tenaglie per le varie fasi di lavorazione.
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