Amitto di San Giovanni XXXIII
Tutto ha inizio il ……….
Il 7 settembre 2008 a Sotto il Monte, in occasione dei festeggiamenti per il 50° Anniversario dell’elevazione Papale di Papa Giovanni XXIII, sfilano parecchi gruppi folclorici e tra questi anche quello delle “Taissine”.
Nel pomeriggio l’arcivescovo Mons. Loris Capovilla, ora cardinale, ex segretario particolare di Papa Giovanni XXIII riceve e si intrattiene con i gruppi stessi.
Quando è il turno delle “Taissine” queste mostrano all’arcivescovo una documentazione, rintracciata nell’archivio parrocchiale da Amerigo Baccanelli, dalla quale risulta che Papa Giovanni XXIII è presente per ben due volte nella storia di Gorno.
La prima volta troviamo la sua firma apposta sul documento datato 25 giugno 1908 che autorizza la costruzione del santuario del S.S. Crocifisso. In quegli anni don Angelo Roncalli era segretario del Vescovo di Bergamo Mons. Radini Tedeschi.
Trent’anni dopo, nel 1937, Mons. Angelo Roncalli, ora arcivescovo di Areopoli in Bulgaria e delegato apostolico di Costantinopoli, è ospite nella nostra comunità. In quell’anno a Gorno, dal 5 al 12 settembre, si tengono grandi festeggiamenti in onore del S.S. Crocifisso.
Il futuro Papa oltre a celebrare la Santa Messa nella parrocchiale, partecipa alla processione che riporta il S.S. Crocifisso al santuario, dove concluderà la cerimonia impartendo l’apostolica benedizione..
L’arcivescovo ritiene interessante la documentazione stessa ed allora viene espresso da parte delle “Taissine” il desiderio se fosse possibile avere un ricordo del Pontefice bergamasco per il nostro santuario del S.S. Crocifisso.
Desiderio che viene presto esaudito; dopo pochi giorni dell’incontro l’arcivescovo comunica che ha trovato un ricordo di Papa Giovanni: si tratta di un amitto che Papa Roncalli aveva indossato durante il suo pontificato dal 1958 al 1963.
Nella lettera in cui Mons. Capovilla dona l’amitto scrive:
“Amitto indossato da Papa Giovanni XXIII negli anni 1958 – 1963
auspicio di infrangibile fede e solida devozione
testimonianza cristiana in famiglia e nella società civile
ad onore della chiesa e della tradizione bergamasca”
L’amitto venne esposto al pubblico per la prima volta il 28 ottobre 2008 durante la celebrazione di una Santa Messa al santuario del S,S. Crocifisso.
Da allora è sempre stato conservato nella sagrestia del santuario, con il vivo desiderio di trovare, sempre all’interno dello stesso santuario, una collocazione permanente e visibile.
Ora la sistemazione è stata trovata ed il desiderio esaudito: l’amitto, in un’apposita teca, è stato collocato sotto l’altare.
Tutto questo è stato presentato al pubblico il 31 ottobre 2014 in una serata vissuta al santuario con semplicità ma carica di profondo contenuto.
Ha condotto la serata Matteo Locatelli, artista del “Teatro sacro relazionale”. Con proiezioni e monologhi ha coinvolto il pubblico in una profonda riflessione sulla “santità” aiutati dalla figura di San Giovanni XXIII.
Nella serata è stata presentata anche un’icona dello stesso Papa, anch’essa esposta al santuario.
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