Brevi cenni storici sul sito minerario di Costa Jels

Costa Jels è una località del Comune di Gorno ove sono ancora ben riconoscibili gli impianti minerari oggi dismessi; gallerie, teleferiche, binari, tramogge … Costa Jels era un crocevia molto trafficato!
Oggi è un punto di partenza di una affascinante visita in miniera.
Ecco la sua storia

Costa Jels - vecchia teleferica

Epoca romana
Le miniere di zinco di Gorno erano conosciute e coltivate già in epoca romana, quando il minerale rossastro oggi conosciuto come calamina era spezzettato e cotto e unito al rame formava quello che gli antichi chiamavano “auricalcum” che altro non è che il nostro ottone.

Medio evo
Dopo la caduta dell’impero romano (476 d.C.), pur mancando notizie, si ipotizza la presenza di attività estrattiva anche durante il medioevo, e questo pure a Costa Jels.

1482
La certezza della ripresa si ha solamente con il decreto del 9 aprile 1482 della Repubblica Veneta che autorizzava la riapertura delle miniere e sicuramente anche in questa località, dove “vi si lavorò molto, e si penetrò assai dentro nelle viscere di quel monte … conviene dire che la faccenda riuscisse bene,perché sono molti i vuoti che si fecero, tali da richiedere molto tempo e molte braccia” (dal manoscritto di Don Gian Battista Ceruti del 1858) .

1871
La concessione mineraria di “Costa Jels” viene rilasciata all’avvocato genovese G. Sileoni, che gestiva la miniera con B. Epis di Oneta.
Minerali estratti: calamina e blenda (silicati e solfuri di zinco).

1877
La concessione viene ceduta alla ditta inglese “Richardson e Comp.” .

1884
Subentro della ditta londinese “The English Crown Spelter C.L.” .

1885
Risultano impiegati 162 “minadur” e 36 “taissine” (donne cernitici diminerale); venivano estratte 5500 tonnellate annue di minerale.

1922
Tutte le concessioni sono cedute alla società belga “Vieille Montagne”; si susseguono importanti investimenti ed incremento dell’occupazione alternati anche a crisi di vendite e disoccupazione.

1940
La “Vieille Montagne” viene dichiarata decaduta e la concessione passaalla statale A.M.M.I – “Azienda Minerali Metallici Italiani”.

1941
La gestione è affidata alla S.A. Nichelio – Gruppo di Gorno.

1946
Subentra la S.A.P.E.Z. – “Società per Azioni Piombo e Zinco” che nel 1954 viene incorporata nell’ A.M.M.I.

1946-1970
Anni caratterizzati da grande sviluppo con importanti ammodernamenti nei metodi di coltivazione e di trasporto del minerale. L’intensa attività estrattiva porta al rapido esaurimento dei vecchi cantieri della concessione di Costa Jels .

1972
La miniera di “Costa Jels” viene dismessa.