Il taglialegna
Il Segantino era l’artigiano che trasformava in assi il legname abbattuto.
Egli si serviva spesso di una macchina azionata da una ruota idraulica ma esse comparvero solo dopo il medioevo e non in tutti i luoghi.
Prima di allora ed in altri luoghi più isolati o impervi per tanto tempo ancora, gli alberi venivano abbattuti con il segone trasversale ( verticale o orizzontale) in bergamasco chiamato “Partidur” e i tronchi sgrossati a colpi di scure.
Gli strumenti
Ecco delle seghe giganti che dovevano essere manovrate da due robuste persone (anche da quattro con l’aiuto di due pezzi di corda legati alle maniglie di legno).
Erano usate per abbattere piante di grandi dimensioni.
A sinistra una scure per l’abbattimento degli alberi.
A destra e in centro l’ascia per la squadratura dei tronchi.
Una rudimentale primitiva mazza in legno e due cunei per squartare i tronchi.
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